La sua poetica si basa sullo studio dei rapporti umani, sull’idea di corpo e sul concetto di identità, riflessioni che la portano a creare figure crepate, spaccate. Indaga sui legami umani, le difficoltà di relazionarsi e l’accettazione del proprio io. Confina i suoi fantocci, spesso soli, in atmosfere sospese e alienanti in fondi monocromatici come vuoti da riempire. L' attenzione viene richiamata da sguardi assenti che spesso erigono dei muri. Sono volti, nostri o degli altri, con la quale veniamo ogni giorno a contatto, possono accogliere, incoraggiare ma spesso ci scontrano, atterrano, isolano.
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